L’olio extra vergine di oliva rappresenta il condimento ideale per una sana alimentazione. Per apprezzare al meglio le singolari virtù dell’olio extra vergine d’oliva, l’impiego migliore è quello tradizionale come condimento alle insalate nelle sue infinite composizioni.
Misticanza romana
Di certo è la madre antica di tutte le insalate, fatta di un misto primaverile di erbette di campo, provando ad elencare: cicoriella selvatica, salvastrella, malva, rughetta, raponzoli, tenerumi di borraggine, acetosa, portulaca (erba porcellana), finocchietto selvatico ecc. Ripulite dalla terra e ben lavate, vanno condite con sale e poco succo di limone. L’olio dovrà essere fruttato, vivace nelle note amaro e piccante, tanto da tenere testa alla aromaticità delle erbe e, volendo, al cipollotto fresco tagliato fine da aggiungere alla misticanza.
Insalata di cavoli
Molto saporita e benefica, questa insalata prevede un misto di cavolo verza, ravanelli, cavolo verde e rosso, tagliati molto fini, insieme a foglioline di crescione e una grattatina di rafano. Il condimento, in presenza di odori e sapori solforosi e piccanti, prevede un olio di corpo consistente, con un buon grado di amaro e piccante. A rinforzo del condimento, bene anche aggiungere un po’ di senape in polvere diluita nel succo di limone.
La delicatezza delle carni e la finezza dei sapori, fanno di pesci e crostacei materia ideale per un condimento a crudo con olio extra vergine d’oliva.
Acciughe marinate
Prendete acciughe freschissime, calcolando un paio d’etti scarsi per commensale. Pulitele accuratamente eliminando la lisca e le pinne del dorso e della coda. Apritele a libro e disponetele su un piatto ricoperte con abbondante succo di limone. Lasciate marinare sui due lati in frigo per circa 12 ore, quindi adagiatele sul piatto di servizio e conditele con origano, poco sale e olio extra vergine d’oliva denso e mediamente piccante. Se gradite, spolverate in superficie con peperoncino tritato o in polvere.
Gamberetti all’arancia
Calcolate un etto circa di gamberetti e un’arancia per commensale. Pulite bene i gamberetti, separate la testa dal corpo e privateli del guscio. Mettete la carne, che avrete tagliato a piccoli pezzi, nel succo di limone. Lasciate a marinare nel frigo per almeno 6 ore. Intanto tagliate le arance poco sopra la metà e svuotatele della polpa, che farete a dadini conservandone anche il succo. Riempite le arance con i pezzi di gamberetti, la polpa d’arancia e il suo succo. Condite con sale, olio extra vergine mediamente fruttato e appena piccante aromatizzato con cipolla in erba tagliata finissima e, se piace, guarnite con un ciuffo verde di finocchietto selvatico.